Concetto di “Mappa del mondo” dei disabili e ansia

autismo e funzionamento

Domanda: ”Cosa si vede dalla finestra? Ognuno dalla finestra vede quello che vuole.

Ognuno di noi ha un modo di pensare, parlare e fare le cose completamente unico. Questo corrisponde ad un modo di vedere la realtà completamente differente da persona a persona, come se avessimo una “mappa”, che ci permette di orientarci all’interno della complessità del mondo.

Possiamo quindi dire che la mappa rappresenta il territorio, ma è ben distante da essere così ricca di informazioni come il territorio. Quindi anche la nostra mappa personale, che usiamo per interagire con il mondo, non è la realtà stessa, ma solamente una rappresentazione filtrata e soggettiva della realtà!

Bisogna cercare di capire la mappa del mondo di queste persone. Perché questa persona si comporta cosi? Cosa c’è nella sua mappa del mondo?

SQUALIFICA: si può palesare disinteresse, squalificando una conversazione. Es: con una non risposta o rispondendo altro.

Rientrano in questa possibilità fenomeni come il contraddirsi, cambiare argomento, il fraintendere, il dare interpretazione letterale alle metafore. La comunicazione folle a volte può essere l‟unica reazione possibile a un contesto di comunicazione familiare o sociale assurdo e insostenibile.

DISCONFERMA: Squalifica ripetuta che incide sul ruolo.

Disconferma è diversa dal rifiuto perché non si occupa della verità o della falsità, ma piuttosto nega la realtà. →TU NON ESISTI. Es: il preside fa fare un lavoro poco importante e che non vale niente ad un docente, dicendo che è un lavoro importante. →La disconferma agisce sul ruolo.

Se la modalità di comunicazione prevalente è di questo tipo (squalifica e disconferma), non va bene.

Ansia: strumento psicologico di attesa. L’agitazione è la conseguenza. Bisogna abbassare il livello di ansia. Spesso questo si verifica con lo studente disabile che durante la lezione inizia ad agitarsi, in questi casi è sempre consigliabile far uscire dall’aula un ragazzo quando è in crisi, non si tratta di esclusione, ma di rispetto nei suoi confronti.

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