NUOVO PEI – DIDATTICA PER LE DISABILITA’ SENSORIALI

BES

CH – che coinvolgono il senso visivo (ipovisione, cecità parziale, cecità totale, ecc…)

Stesura del nuovo PEI.

Esistono anche patologie a carico di entrambi i sensi, che si configurano come sordo-cecità ed anche multisensorialità che possono coinvolgere disfunzioni ad ampio spettro.

PEI e disabilità visiva, la classificazione

Con tale termine si intende il grado di minorazione della percezione visiva che può essere totale e/o parziale.
Si intende “cecità” l’assenza di visus, cioè di percezione visiva derivante da stimoli luminosi provenienti dall’ambiente esterno.
In alcuni casi si configurano percezioni visive minime riferite ad ombre, colori, forme, che non consentono al soggetto coinvolto un orientamento ed una autonomia sociale nella vita quotidiana.
E’ questo il caso, tra gli altri, di coloro i quali sono affetti da una forma degenerativa quale quella della retinite pigmentosa, che è riconducibile ad una causa genetica ed è progressiva.
Nella classificazione e quantificazione delle minorazioni visive e norme in materia di accertamenti oculistici si distinguono in:
ipovedenti lievi – con un residuo visivo non superiore a 3/10 (anche con eventuale correzione) e un residuo perimetrico binoculare inferiore al 60%;
ipovedenti medio-gravi – con un residuo visivo non superiore a 2/10 (anche con eventuale correzione) e un residuo perimetrico binoculare inferiore al 50%
ipovedenti gravi – con un residuo visivo non superiore ad un 1/10 (anche con eventuale correzione) e un residuo perimetrico binoculare inferiore al 30%
ciechi parziali – con un residuo visivo non superiore ad 1/20 (anche con eventuale correzione) e un residuo perimetrico binoculare inferiore al 10%
ciechi totali – con una totale mancanza della vista in entrambi gli occhi, la mera percezione dell’ombra, della luce, del moto della mano e un residuo perimetrico binoculare inferiore al 3%
Tale condizione determina, spesso, un difficile adattamento del soggetto alla perdita progressiva della vista, diversamente dai non vedenti dalla nascita che sviluppano una maggiore capacità percettiva delle aree residue sensoriali ed anche una migliore plasticità nell’apprendimento del sistema Braille.
Diverse sono le tecniche e le strategie per facilitare l’apprendimento nei soggetti con le compromissioni suindicate.

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