Nuovo PEI 2022 – Scienze Motorie, qual è l’attività motoria giusta? Le finalità

adolescenza e moralità

Nuovo PEI 2022 – L’attività motoria per gli studenti in generale è fondamentale, lo è ancor di più per i nostri allievi speciali, proviamo intanto a rispondere alla domanda del titolo, qual è l’attività motoria giusta da proporre?

Per un bambino di 8 anni?
Per un ragazzino di 13 anni?
Per un bambino di 8 anni disabile?
Per un ragazzino di 13 anni disabile?

E’ quella in cui lui/lei RIESCE A FARE con IMPEGNO

La FINALITA’ di tutte le esperienze scolastiche è che devono essere utili all’apprendimento, alla crescita e in particolare all’inclusione scolastica di tutti gli allievi.

Il SAPER FARE MOTORIO e’ IDEALE per tutti perché permette di progettare, attualizzare, esperire una PLURALITA’ DI ESPERIENZE, PLURALITA’ DI MEDIATORI, MOLTEPLICITA’ VISSUTI POSITIVI.

Come si può svolgere l’esperienza motoria in un gruppo di bambini/ragazzi dove c’è un bambino disabile?
La risposta si collega alle finalità di un vissuto positivo e che impegni il ragazzo.
L’ ATTIVITA’ FUNZIONA SE CIASCUNO E’ NELL’ATTIVITA’, se tutti stanno partecipando, se a tutti è richiesto impegno.
Lo scopo che muove ogni proposta educativa, didattica, di attività deve essere che funzioni per tutti, l’insegnante dovrebbe avere questa intenzionalità
L’attività va comunque verificata costantemente, partendo per gradi:

PROPOSTA DI ATTIVITA’:
FUNZIONA
NON FUNZIONA
SE FUNZIONA è legittimata, produce APPRENDIMENTO, ci si muoverà per:

– CONSOLIDARE
– IMPLEMENTARE
– DOCUMENTARE
Gli apprendimenti

TRE TIPOLOGIE DI APPRENDIMENTI DI CONTENUTI MOTORI

• MOTORI
• RELAZIONALI
• MENTALI

COMPLICAZIONI DI GENERE MOTORIO

• COORDINAZIONI
• DIVERSITA’ DI MATERIALI E
STRUMENTI
• CORPO
LATERALITA’
MANUALITA’ FINE-GROSSOLANA

COMPLICAZIONI DI GENERE RELAZIONALE

• DA SOLI
• IN COPPIA
• DI GRUPPO (PICCOLO, MEDIO, GRANDE)
• DI RUOLO
• DI REGOLE
• DI SCONTRO (gestione del conflitto)
• DI AGONISMO
COMPLICAZIONI DI GENERE MENTALE (inteso come tutto ciò che implica l’utilizzo del pensiero)
• Acquisizione di conoscenze (linguaggio, regole, tempi, strumenti)
• Attenzione
• Memoria
• Comunicazione
• TRASFERIBILITA’ delle competenze

In tutte le situazioni è fondamentale per dare ENTITA’ di qualità all’esperienza il VALORE che gli da e che esprime l’insegnante.

Se l’attività è legittimata da me insegnante, se so anche enfatizzarla, allora sarà legittimata dai ragazzi e dai colleghi

EFFETTI SUGLI ASPETTI COGNITIVI

Sono state riscontrate delle importanti relazioni tra esercizio fisico e performance mentali (Stockfett).
Sono state trovate correlazioni tra maturità scolastica/intelligenza e maturità motoria.
È stato riscontrato un significativo miglioramento nell’apprendimento scolare in bambini con ritardo mentale sottoposti ad un costante esercizio fisico (Mc Cormic e Corder).
È stata trovata una stretta relazione tra test di intelligenza e test oculo-motori in soggetti in situazione di handicap nella coordinazione, che risulta essere causata da fattori intellettivi e fattori motori, il che conferma la stretta relazione tra motricità ed intelligenza.
Studi effettuati considerando giochi anche competitivi (con la palla) hanno dimostrato un miglioramento sia nelle abilità psichiche sia in quelle motorie.
È stato riscontrato un generale sviluppo dell’intelligenza, solo se intesa come capacità di adattamento all’ambiente attraverso la consapevolezza dei propri limiti e delle proprie potenzialità da una parte e delle richieste ambientali dall’altra, in soggetti che praticano costantemente attività motorie, e non se intesa come quoziente intellettivo.

EFFETTI SULLA PERSONALITA’

Aumento della partecipazione attiva nel controllo delle proprie pulsioni e del mondo esterno
Aumento dell’autoconsapevolezza
Autoconsapevolezza motoria statica e dinamica
Creazione di una immagine di sé globale (che comprende anche ciò che la persona non può fare ma soprattutto ciò che può fare)
Costruzione di una identità propria attraverso il confronto con gli altri
Potenziamento delle capacità motorie e sensoriali presenti con il conseguente sviluppo di una ‘sicurezza automatizzata’ sulle proprie capacità di agire sul mondo
Maggiore capacità di tollerare l’ansia o di canalizzarla in modo più funzionale ed appropriato, quindi più salutare
Autonomizzazione progressiva attraverso lo sviluppo della consapevolezza che ognuno può riuscire ad adattarsi all’ambiente con opportuni ed adeguati sforzi, raggiungendo diversi livelli di autonomia in base alle potenzialità individuali
Miglioramento delle capacità di individuazione degli obiettivi personali che, con sforzi opportuni, possono essere raggiunti

EFFETTI SUGLI ASPETTI SOCIALI

Costruzione dei ruoli sociali nei quali l’individuo si rispecchia nel
confronto col mondo esterno, con la propria immagine, con gli altri. Il ruolo sociale determina come noi ci vediamo e come gli altri ci vedono
Miglioramento dell’integrazione sociale. L’attività motoria può riuscire ad aumentare il livello di sicurezza nelle potenzialità di ognuno ed anche di provare autonomamente a superare momenti di incertezza propri e nei confronti degli altri
L’attività motoria offre ad ognuno la possibilità di aumentare la propria fiducia emotiva e la propria affettività secondo ritmi più adeguati e controllati, aumentando la capacità di affidarsi al collettivo
Miglioramento della capacità di cooperare
Miglioramento della capacità di comprensione ed utilizzo di componenti comunicative verbali e non verbali (mimica, gestualità, ecc.)
Miglioramento delle abilità sociali.

EFFETTI SUGLI ASPETTI EMOTIVO-RELAZIONALI ED AFFETTIVI

È stato riscontrato un generale miglioramento nella capacità di autoregolazione della propria emotività in soggetti che praticano costante esercizio fisico
È stato osservato come certi comportamenti inadeguati, solitamente manifestati da soggetti con ritardo mentale medio o grave (aggressività, comportamenti autolesivi ed eterolesivi), tendano a ridursi nel momento in cui il soggetto impara ad impiegare costruttivamente il proprio tempo libero.
Esiste un rapporto inversamente proporzionale fra l’acquisizione di abilità di gioco (anche sportivo) e l’emissione di comportamenti violenti e di autostimolazione (Wehman, Renzaglia e Bates)
È stata osservata una graduale diminuzione di comportamenti problema legati alla tendenza alla passività in soggetti che praticano attività motoria
Miglioramento generale del proprio senso di autoefficacia e diminuzione del senso di inadeguatezza (legato a patologie dell’umore di tipo depressivo)

Effetti sul benessere generale e sul comportamento

1. Negli ultimi due decenni sono state condotte in numero significativo ricerche che hanno studiato gli effetti dell’attività motoria su persone in situazione di handicap, anche con ritardo mentale grave o severo.
2. Tali ricerche possono sostanzialmente essere suddivise in tre filoni principali:

Ricerche che mirano ad identificare strategie che permettano alle persone in situazione di handicap (generalmente sedentarie) di fare esercizio fisico nel modo più autonomo possibile
Ricerche che mirano al miglioramento della salute fisica e se possibile delle prestazioni
Studi che si propongono di ridurre i comportamenti problema (stereotipie, autostimolazione, autolesionismo) ed aumentare il coinvolgimento costruttivo in attività più funzionali

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