Relazione Finale: come descrivere la situazione residua

immagine di un insegnante di sostegno

Situazione residua, un esempio da seguire per descrivere la situazione residua

Abbiamo già evidenziato e riportato sul portale dei docenti di sostegno sia gli obiettivi trasversali che riguardano l’allievo in tutte le discipline, sia un esempio di come descrivere gli obiettivi raggiunti. Oggi invece vi proponiamo una come potrebbe essere descritta una possibile situazione residua da evidenziare nella relazione finale, ovvero quella di fine anno scolastico.

La situazione residua ha inizio presentando brevemente l’allievo, nel nostro caso abbiamo ipotizzato che presenta un lieve ritardo cognitivo e disturbo dell’attenzione, inoltre la memoria e la concentrazione risultano labili e sono esercitate in modo incostante.

La sfera cognitiva dell’allievo

Durante l’anno, sotto l’aspetto cognitivo, ha avuto un una motivazione incostante. Alcune volte i suoi giudizi sono slegati dalla realtà. E’ pigro, con un basso grado di attenzione e memoria: questo rende difficoltose le acquisizioni di nuove abilità. Anche quest’anno la programmazione differenziata si è rivelata efficace e ha permesso di bypassare le difficoltà sopracitate . I risultati didattici differenziati, globalmente, sono più che sufficienti. Rimane necessaria sempre una organizzazione scolastica che preveda tempi di lavoro molto lenti: i tempi di apprendimento dell’allievo sono lunghi e con una attenzione minima e a una memoria breve labile, come già scritto sopra.

L’organizzazione dello studio è in miglioramento: funziona bene con l’alunno la richiesta di una metodica consegna di esercizi e schede sempre simili. In miglioramento anche la sfera relazionale e la sua autonomia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *