Cosa sono i disturbi di apprendimento?

immagine di un alunno disabile

L’aspetto essenziale dell’imparare è connessa all’attività del pensare: imparare significa aprirsi al “nuovo” e allo “sconosciuto” lasciandolo entrare dentro di noi per incontrarsi con ciò che già possediamo.

Elementi essenziali per avviare questo processo sono la curiosità e la disponibilità ad interessarsi a ciò che non sia familiare.

È centrale nell’esperienza dell’apprendimento l’integrazione tra quello che già si possiede  e ciò che si conoscerà.

Il nuovo può sembrare piacevole e la sua conoscenza essere motivo di gioia e di sicurezza, ma talora tale esperienza può generare ansia, sofferenza, difficoltà.

Tali emozioni dolorose non interferiranno con il normale processo di apprendimento, se verranno mediate da un’altra persona in grado di comunicare la possibilità di tollerarle.

I nostri alunni possono incontrare nel loro percorso scolastico delle difficoltà, degli ostacoli che conducono ad esiti negativi e quindi necessitano di interventi  individualizzati di recupero o di sostegno, da attuarsi con modalità operative differenti.

I disturbi di apprendimento scolastico, si distinguono in specifici e aspecifici.

I disturbi specifici riguardano la compromissione delle capacità di lettura, di scrittura e di calcolo, in assenza di alterazioni o compromissioni psicopatologiche o sensoriali, di deficit cognitivo o di situazioni carenziali che possano spiegarne l’origine.

Il disturbo aspecifico sottende una anomalia nei processi cognitivi associata a una concomitanza  di  ritardo  dello  sviluppo  del  linguaggio  o  delle  capacità  motorie.       I soggetti che ne sono affetti presentano una percentuale di fallimento scolastico che risulta una vota e mezza più elevata rispetto alla media.

I disturbi di apprendimento possono rendersi manifesti all’inizio della scolarizzazione oppure riconoscersi a iter scolastico inoltrato.

Particolare attenzione deve essere posta sull’influenza delle componenti emozionali quali insicurezza, caduta dell’autostima, inibizione reattiva, secondarie al disturbo di base ma sovente estremamente importanti sul piano clinico. E’ da tener presente che l’età d’esordio delle difficoltà di apprendimento (siano esse specifiche o aspecifiche) si situa nella fase evolutiva di acquisizione del sentimento di identità: ciò può condizionare il disturbo di apprendimento sia nella sua genesi che nelle conseguenze psico-reattive.

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