Ecco un esempio di inclusione scolastica di un bambino con disturbi dell’apprendimento

dsa: lo studio di un caso

Inclusione scolastica – Mario è un bambino di 8 anni con diagnosi di dislessia e disgrafia. Frequenta la terza elementare in una scuola primaria. La sua insegnante, insieme ai genitori di Mario e all’equipe di sostegno, ha elaborato un Piano Didattico Personalizzato (PDP) per supportarlo nel suo percorso scolastico.

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Inclusione scolastico, un esempio

In classe, Mario siede in prima fila, vicino all’insegnante, in modo da poter seguire meglio le lezioni e ricevere istruzioni chiare. L’insegnante usa un linguaggio semplice e si assicura di avere l’attenzione di Mario prima di introdurre nuovi argomenti. Quando scrive alla lavagna, lo fa in stampatello maiuscolo, in modo che Mario possa copiare più facilmente.

Per le verifiche, a Mario viene concesso più tempo per terminare i compiti e l’insegnante si assicura di scrivere in stampatello le consegne e le domande. Inoltre, le verifiche vengono programmate con largo anticipo, in modo che Mario possa prepararsi adeguatamente.

Per migliorare la scrittura e la lettura, Mario segue delle ore aggiuntive di potenziamento con l’insegnante di sostegno, che utilizza delle schede apposite per allenare la coordinazione oculo-manuale e la fluidità nella lettura.

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L’insegnante valorizza i successi ei miglioramenti di Mario, per mantenere alto il suo livello di autostima e motivazione. Mario sa di poter contare sul supporto e sull’aiuto dei suoi insegnanti, qualora ne sentisse il bisogno. Viene così garantito il suo diritto allo studio e il suo successo formativo, nonostante le difficoltà.

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