Le strutture cerebrali che si attivano durante la scrittura e la lettura

le strutture celebrali attive durante la scrittura

Per capire i meccanismi cerebrali relativi all’abilità di scrittura occorre considerare le strutture anatomiche e funzionali coinvolte sia nel processo di scrittura e lettura, poiché strettamente interconnesse.
Per svolgere un qualunque processo mentale è necessario un intero sistema di aree corticali, intimamente collegate tra loro che si integrano e lavorano in sintonia.

Le zone normalmente coinvolte nella lettura sono:
1.    area occipitale posteriore: è l’area dove avviene l’analisi visiva elementare, ossia il riconoscimento del simbolo;
2.    area temporale occipitale inferiore: deposito di rappresentazioni ortografiche delle parole, incaricata di “vedere” le lettere e rendere     automatico il processo di riconoscimento delle parole;
3.    area temporale superiore o Area di Wernicke: la forma visiva della parole viene convertita in forma sonora;
4.    area di Broca: viene attivato il programma neuromotorio per la produzione del suono (bocca, lingua, laringe).
Per scrivere dobbiamo effettuare un movimento che è il risultato dell’azione congiunta del sistema nervoso e di quello muscolare.
I movimenti si verificano grazie all’entrata in funzione di neuroni che si trovano nella corteccia motoria.
Impugnare una penna per scrivere è un’operazione complessa costituita da due componenti diverse: il movimento del braccio raggiunge la penna, quello congiunto del polso e dalla mano la impugna.
Queste due azioni sono controllate da due sistemi: il sistema piramidale e quello extrapiramidale.
Sistema piramidale: dipende dai neuroni situati nella corteccia motoria. Se questo sistema riporta lesione, il danno conseguente produrrà una riduzione dei movimenti selettivi: il braccio si posiziona bene per prendere la penna ma i movimenti per afferrarla
sono difficoltosi.

Sistema extrapiramidale: dipende dai neuroni situati nei gangli alla base, nella profondità del cervello. Lesioni a questo sistema degenerano i nuclei alla base. Il braccio ha difficoltà nel posizionarsi a prendere la penna.
Nei movimenti interviene anche il cervelletto nel quale sono registrati gli schemi motori, ossia le azioni  sequenziali dei muscoli che consentono di camminare, saltare ecc.
Altre aree controllano i movimenti e fra queste la corteccia pre-motoria e la corteccia supplementare che hanno il compito di selezionare il movimento di risposta a stimoli rispettivamente esterni ed interni.
I movimenti automatici, come quelli dello scrivere, sono il risultato di esercizi nel tempo che favoriscono l’instaurarsi di una memoria procedurale.
Attraverso prove ed errori tale movimento verrà corretto, affinato ed infine consegnato ad una memoria che ne codifica lo schema e consentirà la realizzazione della scrittura in forma stereotipata e fluida.

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